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Codice EER: differenze col codice CER, e cosa c’entra coi toner?

Di burocrazia, codici e cavilli è pieno il mondo. Oggi ad esempio voglio parlarti del codice EER, un simpatico riferimento a livello europeo che di recente è salito agli onori delle cronache. E non sto parlando di codice CER, ma proprio di EER. Di che si tratta? Continua a leggere.

Una nuova disciplina per codici EER e toner?

In breve: EER è l’acronimo di Elenco Europeo Rifiuti, un grande catalogo che identifica tutti i rifiuti possibili e immaginabili tramite specifici codici.

Il problema è che, nel caso specifico dei toner, non esiste all’interno dell’EER un riferimento adeguato alle cartucce esauste. Questo problema è stato sottolineato di recente da Erion WEEE, consorzio che opera nella gestione dei rifiuti relativi ai prodotti elettronici. In un articolo apparso su Repubblica (lo puoi leggere qui), si parla di varie proposte, ma quella che serve a noi riguarda proprio i consumabili per la stampa esausti. Che non disponendo di un codice EER specifico, non possono accedere al cosiddetto elenco “Uno contro Zero”, che va a includere tutti gli articoli che i consumatori finali possono riconsegnare ai negozianti senza l’obbligo di acquistarne di nuovi.

Questa semplice mossa potrebbe incrementare la raccolta e il riutilizzo dei toner, perché una volta che i negozianti sono obbligati a raccogliere i consumabili vuoti, è evidente che è nel loro interesse sbarazzarsene il prima possibile. E magari anche in maniera legale. Sperando che la burocrazia non crei ulteriori intralci, allora, è bene cercare di spiegare bene cosa cambia tra CER ed EER.

Close up of woman using a printer machine

Cosa cambia tra codice EER e codice CER?

A questo punto potresti chiederti: “Che differenza c’è tra codice EER e codice CER?” La discrepanza è sottile ma sostanziale:

  • Codice EER: si tratta di un grande elenco che va a identificare tutte le tipologie di rifiuti possibili e immaginabili (urbani, speciali o pericolosi). Ogni rifiuto – e qui sta il trucco – è identificato da un codice, ovvero il codice CER;
  • Codice CER: acronimo di Codice Europeo dei Rifiuti, identifica i rifiuti mediante un codice a sei cifre. Quello che identifica i toner, ad esempio, è 080318. Puoi leggere tutto quello che ti serve sapere sull’argomento nel mio articolo dedicato al codice cer per i toner.

E quindi che differenza c’è? Sostanzialmente nessuna. È un po’ un inghippo di nomenclatura, con molte fonti che usano indiscriminatamente sia EER che CER, e in molti che optano solo per la seconda opzione. In ogni caso, l’impiego di sigle strane non va a inficiare la compilazione del MUD. L’importante, però, è che si usi il codice CER corretto, questo sì.

Dove trovare il codice CER?

Il codice CER lo trovi sulla scatola di toner, cartucce e consumabili per stampanti. Per farla breve, ricorda molto semplicemente che nella maggior parte dei casi ti ritroverai davanti al codice 080318. C’è però uno scenario particolare, quello del codice 080317*, il quale segnala che all’interno del toner sono presenti sostanze pericolose (e da qui cambia un po’ tutta la procedura di smaltimento una volta terminata la capacità di stampa).

Ancora una volta, ricorda che consultando la scheda tecnica dei toner puoi avere le informazioni che cerchi.

Quanti sono i codici EER?

Più che altro, la domanda giusta sarebbe: quanti codici CER sono inclusi nell’elenco EER? Operata questa distinzione, possiamo dire che i codici CER si dividono in:

  • 20 classi;
  • 111 sottoclassi;
  • 839 rifiuti (di questi, 405 sono pericolosi e 434 non pericolosi).

E insomma, capisci che stiamo parlando di numeri importanti. Ancora una volta, è bene rifarsi alla scheda tecnica del prodotto che stai utilizzando per comprenderne bene il codice.

Ma a te potrebbe anche non interessare nulla di quello che abbiamo detto fino a questo punto. Ti spiego perché nel prossimo paragrafo.

Impazzisci dietro a codici e regole? Affidati a Grupponotpria srl !

Sai che il codice CER serve per compilare tutta una serie di bei moduli che poi, a seconda delle varie scadenze, vanno presentati per essere totalmente in regola con lo smaltimento toner? È tutta una procedura che, se non si è esperti, può far letteralmente uscire pazzi.

La bella notizia è che professionisti e imprese (chiamati per legge a smaltire i toner) non devono perdere tempo dietro alla gestione dei rifiuti di stampa. Tutto quello che bisogna fare è affidarsi un’azienda seria. Un’azienda come Grupponotoria srl . Da oltre 10 anni, siamo vicini alle realtà imprenditoriali piccole e grandi di Bari con tutta una serie di servizi come:

  • Smaltimento toner esausti;
  • Assistenza informatica;
  • Noleggio di stampanti;
  • Forniture di carta.

In poco tempo saremo in grado di creare un pacchetto di servizi su misura e adatto alle esigenze della tua impresa. Se ti suona interessante, scrivi pure una email a info@grupponotoria.it . Così non devi perdere tempo tra codici EER e CER, MUD e altre sigle che suonano male.

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