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Inquinamento aria e acqua: per diminuirlo, Smaltisci i Toner!

Quando si pensa a toner e cartucce, l’inquinamento di aria e acqua non mi pare rientri tra i temi principali di interesse. E invece dovrebbe, perché una cattiva gestione dei consumabili può portare a conseguenze gravi sulla nostra qualità di vita. Magari non oggi, magari non domani, ma sicuramente in un futuro prossimo.

E non è che lo dico io perché oggi mi sono svegliato con la luna storta. Lo dicono sempre più studi scientifici affidabili, come ti spiegavo in questo articolo sulla pericolosità dei toner.

L’ultimo contributo, in questo senso, è tutto italiano, e viene da uno studio sull’ inquinamento ambientale portato avanti da Arpa Friuli Venezia Giulia e Arpa Umbria. Vediamo che dice.

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L’inquinamento di aria e acqua è dovuto anche ai toner: ecco perché

La prima edizione del rapporto nazionale di sistema sulla qualità dell’aria redatto da SNPA (Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente) offre diversi spunti interessanti.

Nel report SNPA (è bello lungo da leggere, ti avviso) realizzato in collaborazione da Ispra, Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, ci si è concentrati anche sulla presenza di microplastiche e particelle di toner nell’aria.

Lo studio prende in considerazione il periodo 2010-2019, e ovviamente si concentra anche sulla presenza di concentrazione di polveri PM10, PM2,5 ed NO2. A me però, interessava la parte sui toner, e allora sono andato a vedere un po’ com’era la situazione. I risultati sono buoni per un verso e cattivi per un altro.

Qual è la concentrazione di toner in aria, acqua e suolo?

Va detto che uno studio del genere è abbastanza innovativo. Che io sappia, è una delle prime volte che in Italia si prova a fare qualcosa del genere, e su un’area così estesa. I campioni raccolti, infatti, sono relativi all’analisi del polline prelevato in 5 città diverse. Ovvero Lignano Sabbiadoro, Pordenone, Terni, Tolmezzo e Trieste.

La scarsità di studi su questo argomento è data da due motivi. Primo, è un tema abbastanza recente. Secondo, le particelle di toner, rispetto alle polveri PM10, hanno un minore impatto sulla salute, e quindi il rischio dato dalla loro diffusione è meno pressante. Ciò non toglie, però, che si tratta comunque di rifiuti speciali pericolosi, e quindi vanno trattati con un minimo di attenzione.

Tra gli spunti proposti dallo studio ISPRA, dunque, è spuntato fuori che nei campioni di polline osservato:

  • Sono stati rivelati granuli di toner colorato, nell’ordine di meno di un granulo al metro cubo;
  • Purtroppo è possibile concentrarsi solo sulle particelle colorate, visto che quelle di colore nero si confondono con le polveri dei processi di combustione delle biomasse.

Quest’ultimo dato è un po’ preoccupante. Perché fa supporre che le concentrazioni a livello di aria, acqua e suolo siano superiori. Specie in prossimità di aree dove è più probabile osservare un maggiore utilizzo di toner, come nelle vicinanze di negozi o ambienti lavorativi. A questo proposito, leggiti pure il mio articolo sulla gestione delle stampanti in ufficio, per sapere come utlizzare bene gli apparecchi per la stampa sul posto di lavoro.

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L’inquinamento ambientale è colpa solo dei toner?

Questo studio suggerisce quindi che toner e sostanze nocive sono sicuramente presenti nell’aria che respiriamo ogni giorno, nel suolo che calpestiamo e nell’acqua che beviamo. Ma l’inquinamento è tutta colpa delle cartucce?

Ovviamente no. Nei vetrini analizzati dallo studio è emersa anche la presenza di microplastiche sospese nell’aria. Rispetto alle polveri PM10, queste particelle sono molto più grandi. E proprio le PM10, più che i toner e le microplastiche, sembrano comunque rappresentare ancora il pericolo maggiore per la salute.

I rimedi all’ inquinamento dell’acqua e del suolo: gestire meglio i rifiuti

E quindi, in poche parole, la cattiva notizia è che questo studio ci dice che nell’aria si possono trovare particelle di microplastiche e addirittura di toner. Prima di urlare e mettersi le mani nei capelli, c’è la buona notizia.

La presenza di queste dannate particelle e delle sostanze inquinanti continua a essere modesta. Pertanto, non è un problema critico, ma se non altro questo studio ci ha messo in guarda. E ha dimostrato che esistono i metodi per individuare nell’aria anche sostanze “nuove”, cioè non previste dai classici modelli di rivelazione.

La lotta all’inquinamento ambientale, insomma, passa anche dall’analisi della presenza dei toner. Adesso che lo sappiamo in maniera ufficiale, non abbiamo veramente più scuse.

Con Mister Toner smaltisci bene i toner, salvi il pianeta e dormi tranquillo

Se hai letto tutto l’articolo e sei una personcina a modo, a questo punto ti starai chiedendo come fare a contribuire alla lotta all’inquinamento.

Evidentemente non c’è una sola risposta. Ma io te ne posso dare una facile facile: se hai un’azienda e usi la stampante, inizia a smaltire bene i toner.

Posso capire che è una cosa estremamente noiosa, ma pensa a questo. In questo preciso momento, in questo preciso secondo, nell’aria che respiri potrebbe esserci una minima parte di polvere di toner. Non è una cosa buona, e se non lo sai vatti a leggere questo articolo: “Polvere di toner: i quattro pericoli principali (e un beneficio)“.

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Visto che oggi le concentrazioni sono ancora basse, è questo il tempo per agire. E l’unico modo per farlo è smaltire bene questi famigerati toner. Lo puoi fare in due mosse:

In poco tempo, riceverai una nostra proposta dedicata al tuo caso. Da oltre 10 anni, aiutiamo le imprese di Bari e provincia con piani personalizzati di smaltimento toner e cartucce. Compreso il disbrigo di pratiche burocratiche.

E se la questione dell’inquinamento ambientale non ti tocca, ricordati che smaltendo male i toner ti becchi pure delle belle multe, fino a € 90mila e passa. Forse adesso ti sei convinto.

Pensa al futuro del pianeta e della tua azienda

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