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Modello unico di dichiarazione ambientale: l’incubo di chi smaltisce toner!

Il modello unico di dichiarazione ambientale (o MUD, se preferisci) è qui per ricordarci una cosa: questa faccenda dei toner esausti può diventare un vero incubo, e diventa sempre più complicata ogni giorno che passa. Come se non bastassero i codici CER o le altre mille incombenze a cui per forza di cose bisogna andare dietro.

Però la legge è pur sempre la legge, e se bisogna produrre questi documenti vuol dire che alla base ci sono motivi più che validi.

Ecco allora una breve spiegazione degli aspetti più complessi di questo modulo, essenziale quando le aziende sono chiamate a smaltire toner e rifiuti.

Cos’è il MUD?

Il modello unico di dichiarazione ambientale è un documento che deve essere presentato annualmente alla camera di commercio locale da una serie di soggetti che ti elenco adesso:

  • Trasportatori
  • Intermediari senza detenzione
  • Recuperatori
  • Smaltitori
  • Produttori di rifiuti pericolosi
  • Produttori di rifiuti non pericolosi da lavorazioni industriali, artigianali e di trattamento delle scorie con più di 10 dipendenti
  • Comuni

In questo bel modulo vanno dichiarati i rifiuti raggruppati per provenienza, produttore e tipologia (attraverso i codici CER). Va presentato ogni anno, di norma con scadenza verso il 30 aprile. Nel 2020, a causa del COVID-19, il termine è stato prorogato al 30 giugno, come si legge sul sito ISPRA.

Un paio di riferimenti normativi. Il D.lgs. 16/01/2008 n. 4 ha modificato il codice ambientale (Lgs. 152/2006), reintroducendo l’obbligo (eliminato due anni prima) di presentazione del modello anche per le aziende superiori a 10 dipendenti che producono rifiuti speciali non pericolosi.

Non devono presentare la comunicazione rifiuti le imprese agricole individuate dall’art. 2135 del codice civile, oltre che le attività con codice ATECO pari a 96.02.01, 96.02.02 e 96.09.02.

Esiste un MUD semplificato? Chi lo può usare?

Per fortuna sì, esiste un MUD semplificato. Seguimi bene, però, perché capire chi lo può fare è un po’ complicato. Può essere utilizzato dai soggetti che, nella propria unità locale, producono non più di sette rifiuti per i quali sarebbero tenuti a presentare la dichiarazione. E per ognuno di questi rifiuti, non coinvolgono più di tre trasportatori e destinatari finali. Se conferisci rifiuti all’estero, non puoi presentare il MUD semplificato.

La dichiarazione in forma semplice non può essere compilata a mano e inviata via posta. È necessario inserire i propri dati su mudsemplificato.ecocerved.it, stampare la domanda, firmarla, trasformarla in PDF e mandare una bella PEC a comunicazionemud@pec.it.

Esiste anche un MUD telematico?

Assolutamente sì, ed è una cosa che semplifica di molto la vita di chi deve smaltire toner e altri rifiuti. Per potersene servire, bisogna andare sul sito https://www.mudtelematico.it/. Da qui è possibile avere tutte le informazioni necessarie su compilazione, documenti da trasmettere, diritti di segreteria (€ 10 per dichiarazione) e cose del genere.

Per l’invio in forma telematica è necessario possedere un dispositivo di firma digitale (Smart Card o Carta Nazionale dei Servizi o Business Key) valido al momento dell’invio. Per la compilazione ci si può affidare a specifici software che consentono l’invio a norma di legge. Questi programmi cambiano ogni anno, come puoi vedere su questa pagina.

Se non vuoi scegliere la strada del digitale, allora, ti tocca andare alla camera di commercio.

Mi fai un esempio di MUD compilato?

Quando parlo del modello unico di dichiarazione ambientale mi fanno sempre due domande. La prima: ma ‘sto MUD cos’è? La seconda: mi fai vedere un esempio?

Ora, spiegare per filo e per segno tutte le fasi della comunicazione è cosa piuttosto lunga. Ti posso dire, però, che il modello si articola in sei sezioni:

  • Sezione SAT: dedicata alle comunicazioni anagrafiche
  • Sezione SA-AUT: relativa alle autorizzazioni
  • Comunicazione Rifiuti
  • Comunicazione Veicoli Fuori Uso
  • Comunicazione imballaggi
  • Comunicazione RAEE (per rifiuti provenienti da apparecchi elettronici)

Il numero di informazioni è piuttosto cospicuo, come puoi vedere. Se vuoi approfondire la questione, puoi consultare questo PDF di EcoCerved relativo al MUD 2019 (le informazioni richieste nel 2020 sono state grossomodo le stesse).

Quali sono le sanzioni se non compilo il modello?

Il 2020 è stato un anno a parte per quanto riguarda le scadenze, però in generale il modello unico di dichiarazione ambientale va consegnato entro il 30 aprile di ogni anno. Cosa succede se non si consegna in tempo? Queste sono le sanzioni principali:

  • Se si consegna entro 60 giorni dalla scadenza, la sanzione va da € 26 a € 160
  • Se si consegna dopo 60 giorni, oppure non si consegna o si consegna un modello con informazioni incomplete o inesatte, le sanzioni vanno da € 2.600 a € 15.500 (come previsto dal D.lgs. 153/2006)

Non ci capisco niente, chi può aiutarmi col MUD?

Riuscire a star dietro a tutti i documenti necessari per smaltire toner a norma di legge è davvero complicato. Già devi avere a che fare con la tua azienda e altri mille impegni, e in più devi sobbarcarti anche la compilazione di un sacco di moduli. Un vero incubo!

Se non vuoi farti venire un esaurimento nervoso e non riesci ancora a capire cosa devi fare col MUD, puoi affidarti a Mister Toner. Da anni aiutiamo i professionisti di Bari e provincia con servizi su misura per le imprese. Tra questi, ovviamente, c’è anche la compilazione del modulo unico di dichiarazione ambientale, oltre che del formulario di identificazione rifiuti e un sacco di altre belle cosette che ti portano via tonnellate di ore di tempo.

Rivolgiti a noi per la gestione dello smaltimento toner della tua attività: per maggiori informazioni, scrivi pure a commerciale@mistertoner.net.

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