Oggi ti voglio parlare di toner e inchiostro per la stampante prendendola un po’ alla larga. Perché ci troviamo in un periodo veramente disgraziato, che ha stravolto le nostre vite in una maniera che mai avremmo immaginato prima.
Tra le tante cose che sono cambiate, c’è il lavoro da casa. Migliaia di migliaia di professionisti costretti a lavorare in ciabatte dalla loro stanzetta, invece che in ufficio. Tra una videochiamata e l’altra, può comunque capitare di dover provvedere alla stampa di qualche documento.
Ecco, se lo fai anche tu, continua a leggere questo articolo. Ne va della tua salute.

Cartucce per stampanti e toner: usali con attenzione!
Lo spunto per scrivere questo post è arrivato da una nuova ricerca effettuata dall’ECHA, l’Agenzia europea per le sostanze chimiche che si trova a Helsinki, in Finlandia. Il titolo mi pare non abbia bisogno di molte spiegazioni: “Elenco delle sostanze estremamente preoccupanti candidate all’autorizzazione”.
Ovvero, sostanze che prima non erano considerate così pericolose e che adesso, alla luce delle nuove ricerche, sono da intendersi tossiche e capaci di influire negativamente su cose molto importanti come fertilità e funzione sessuale.
Tra le sostanze coinvolte ci sono il Diottil Dilaurato e il Tetraglima. Indovina un po’: si tratta di composti che vengono utilizzati come solventi nella produzione di toner e inchiostri per stampanti.
Prima di partire in quarta, calmiamoci tutti. E stato già detto più volte che cartucce e toner possono avere effetti negativi sulla salute, specie se si inala la polvere di toner (te ne ho parlato anche in questo articolo). È pure vero, però, che esistono soluzioni semplici per venire a capo del problema. Continua a leggere.
I toner non sono cancerogeni, però…
Ovviamente, quelli citati non sono i soli materiali pericolosi che ritrovi nei prodotti per la stampa. Se vuoi saperne di più, ne ho già parlato in: “Composizione Toner: Cosa C’è nelle stampanti (ed è Pericoloso?)”.
In ogni caso, le due sostanze di cui ti ho scritto poco fa potrebbero essere inserite nell’elenco speciale dei materiali che hanno bisogno di un’autorizzazione per essere utilizzate. Le aziende produttrici di toner dovrebbero richiedere nuovi permessi per continuare a impiegarle, e dovrebbero fornire maggiori informazioni a clienti e consumatori sul loro impiego.
E quindi da un fatto negativo potrebbe venir fuori qualcosa di positivo. Perché maggiori obblighi informativi non possono fare altro che spingere verso la produzione e la vendita di prodotti più trasparenti, sicuri, da utilizzare con tranquillità.
D’altra parte, lo dicevo pure nell’articolo dedicato ai possibili danni dei toner, a essere pericolosi non sono tanto le stampanti inkjet, o i toner mezzi vuoti, quanto chi li usa. Esistono poche e semplici regole che consentono di stampare in maniera intensiva anche lavorando da casa, senza doversi preoccupare più di tanto.

Quali sono i soggetti che devono preoccuparsi di più?
È logico che i soggetti maggiormente a rischio sono quelli che hanno a che fare in prima persona con le stampanti. Solo che adesso che la maggioranza degli uffici sono chiusi, non ci sono più manutentori e addetti alla fotocopiatrice. Ci sei tu con il tuo apparecchio domestico. E quindi sei coinvolto in prima persona.
Come evitare che la tua stampante diventi un nemico mortale? È davvero semplice. Basta seguire le norme sulla sicurezza degli apparecchi di stampa in ufficio. Che, in buona sostanza, non dicono altro che cose di buonsenso:
- Provvedi ad areare bene i locali se devi stampare per molto tempo;
- Lavati bene le mani se vieni a contatto con toner e inchiostri (acqua fredda, mi raccomando);
- Digitalizza tutti i documenti che puoi, se ne hai l’opportunità.
Il rischio dato dall’utilizzo di stampanti laser e compagnia è già basso di suo. Ma se lo possiamo praticamente eliminare va ancora meglio, che dici?
Che stampante utilizzare per lavorare da casa in sicurezza?
Di nuovo, questa domanda secondo me va rovesciata. Non si tratta di quale stampante, si tratta di chi la usa. Un modello inkjet o una stampante laser possono avere profili di rischio differenti, ma in nessun caso si corre un pericolo così alto di sconsigliarne l’utilizzo.
A meno che chi le sta usando non si metta a sniffare la polvere di toner, o non metta le mani in pasta nell’inchiostro delle cartucce. Insomma, credo di essermi spiegato.

Una volta finiti cartucce e toner, che si fa?
Questa è la domanda giusta da farsi. Perché se sei un professionista con partita IVA, e usi toner, li devi smaltire come si deve.
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