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Toner e rifiuti speciali pericolosi: le novità del decreto Cura Italia

Torniamo sempre là: i toner sono rifiuti speciali pericolosi. L’ho già scritto in altri articoli, come nell’ultimo post dedicato ai controlli NAS e ASL per il Coronavirus. Parlo ancora di questo argomento, però, perché nei giorni scorsi è arrivata una notizia che, secondo alcuni, potrebbe avere risvolti sia positivi che negativi su tutto il discorso legato allo smaltimento di cartucce e consumabili.

Nel decreto Cura Italia, approvato proprio per cercare di arginare la pandemia da COVID-19, c’è una norma che modifica (di parecchio) il modo in cui aziende e professionisti possono gestire i rifiuti. Adesso ti spiego meglio di che si tratta, e provo a capire se è una cosa buona o meno.

Cosa dice il decreto Cura Italia sui rifiuti speciali pericolosi

Questo articolo del Corriere.it riporta alcune delle novità del provvedimento approvato nei giorni scorsi. Si scopre così che l’articolo 113 bis modifica in maniera radicale la gestione dei rifiuti solidi urbani industriali, comprendenti anche quelli pericolosi (e quindi i toner).

Due sono i punti interessanti, entrambi relativi al deposito temporaneo dei rifiuti – sarebbe lo stoccaggio in capannoni, piazzali e cose del genere:

  1. La quantità di rifiuti che è possibile non avviare a smaltimento viene raddoppiata
  2. Il limite entro il quale si ha modo stoccare e non smaltire i rifiuti è di 18 mesi

Nello specifico, adesso si possono stoccare fino a 60 metri cubi di rifiuti solidi urbani, di cui 20 metri cubi di rifiuti pericolosi.

Perché è stato fatto tutto questo? Secondo quanto si legge sul decreto, si tratterebbe di un sostegno alle imprese, che in questo periodo di forte crisi avrebbero così quantomeno più tempo per gestire tutta la faccenda dei rifiuti solidi urbani.

La cosa decisamente interessante è che l’articolo non fa riferimento a una qualsiasi scadenza. Difatti, si tratta di norme a tempo indeterminato, valgono per sempre. Insomma, o si sono dimenticati di mettere un termine, o hanno voluto cambiare radicalmente la disciplina dello smaltimento di rifiuti e toner per le aziende.

Quali tipi di rifiuti sono coinvolti dalla norma?

In questo nuovo provvedimento rientrano tutti i tipi di rifiuti urbani. E tra questi ci sono pure quelli speciali e pericolosi, in deroga all’articolo 183 del d.lgs. n. 152/2006. Quindi sono coinvolti, tra gli altri, i rifiuti:

  • Agricoli
  • Artigianali
  • Industriali
  • Commerciali

E soprattutto, rientrano anche i rifiuti che possono rappresentare un pericolo per l’ambiente o la salute umana, perché comprendenti sostanze giudicate pericolose. Indovina un po’, è la descrizione perfetta dei toner, che vanno usati sempre con attenzione.

Una gestione del genere non è una cosa pericolosa?

Secondo alcuni questa mossa del governo non è stata proprio una gran trovata. Edo Ronchi, che quando era ministro aveva firmato un’importante legge sui rifiuti, pensa che a questo provvedimento andrebbe quantomeno inserito un termine. “Diciotto mesi” spiega il politico “sono davvero tanti”.

Il provvedimento, evidentemente, va anche a toccare gli animi più ambientalisti, e mi pare una cosa legittima. Il presidente di Legambiente, Stefano Ciafani, dice che il rischio è quello di vedere spuntare fuori mini discariche di rifiuti nei capannoni delle piccole aziende. E non si tratterebbe di una novità, visto che su questo blog ho parlato più volte di casi di cronaca locale del genere.

Valeria Frittelloni, a capo del Centro nazionale dei rifiuti e dell’economia circolare di Ispra, si è detta piuttosto sorpresa della norma. La responsabile spiega che l’istituto era favorevole al provvedimento, ma solo per un periodo di tempo limitato.

Insomma, la mia sensazione è che qualcuno alla fine ha voluto dare una bella sforbiciata, aprendo i cancelli e lasciando scappare i buoi.

Secondo alcuni è una boccata d’ossigeno

Il mondo delle imprese ha preso bene questa norma del decreto Cura Italia sui rifiuti pericolosi. Riccardo Bellato, presidente Green Economy Network e Gruppo Chimici Assolombarda, si dice favorevole. Gli inceneritori e i termovalorizzatori che operano in Italia sono pochi, e quindi l’unico modo per smaltire bene tutto è dare più tempo alle aziende, che così incorreranno in meno sanzioni.

Secondo me sono giusti entrambi i punti di vista. Perché è vero, con questo decreto ci saranno molte aziende che potranno stoccare più rifiuti, e sostanzialmente avremo mini discariche in giro. Tutti quegli articoli di cronaca locale che leggo ogni mese relativi a casi di illeciti in questo campo spariranno. E non mi pare una cosa buonissima.

È pure vero, però, che siamo in un periodo storicamente disgraziato, mai visto prima, e ci vogliono misure drastiche, anche sul tema dei rifiuti. Avessero dato un orizzonte temporale definito, magari di qualche anno, forse sarebbe stato meglio, ma è andata così.

Non è un “liberi tutti”: i rifiuti vanno smaltiti bene!

Che sia positiva o negativa, questa norma sui rifiuti non deve far passare il messaggio che ormai toner e altri rifiuti speciali pericolosi possono essere buttati in un capannone e lasciati a marcire per sempre. Perché comunque le autorità continueranno a fare controlli, e saranno pronte a intervenire dove serve.

Per questo motivo, è essenziale continuare a prestare attenzione al tema dello smaltimento dei consumabili per stampante. Se la tua attività opera a Bari e provincia, puoi affidarti a Mister Toner. Da oltre 10 anni aiutiamo aziende e professionisti con:

  • il noleggio di stampanti
  • la fornitura di cartucce
  • il recupero e lo smaltimento dei toner esausti

Per qualsiasi dubbio, rivolgiti a commerciale@mistertoner.net. Operiamo a pieno regime anche in questo periodo di crisi, per cercare di venire incontro a tutte le esigenze del territorio.

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